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Lug 26, 2016 Marco Schiaffino In evidenza, Malware, News, Ransomware 0
Qualche volta i ransomware vengono sconfitti a tavolino, sezionandone il codice e trovandone i punti deboli. Altre volte è necessario un lavoro di intelligence per individuare i cyber-criminali che li gestiscono e mettere fine alla loro attività.
L’operazione portata a termine nelle scorse ore è un mix delle due strategie. A muoversi per fermare l’attività dei pirati è stata la polizia olandese, in collaborazione con Europol e due società di sicurezza informatica: Intel Security e Kaspersky.
Un’azione portata avanti in tre fasi, che ha permesso di mettere fine alla carriera di Shade, un ransomware in circolazione da due anni (con due versioni diverse) e che ha colpito prevalentemente in Europa.
Shade è un classico crypto-ransowmare: una volta installato sul computer, utilizza un sistema di crittografia per rendere illeggibili i dati memorizzati sul disco fisso, codificando anche i nomi dei file. Shade visualizza poi una richiesta di riscatto che la vittima deve pagare per ottenere la chiave di decodifica e poter accedere nuovamente ai suoi documenti.
***foto police***Azione congiunta di esperti antivirus e agenti di polizia. Shade non aveva scampo.
Il primo passo per bloccare il malware è stato quello di analizzare le comunicazioni tra il ransomware e i server Command and Control che gestivano la trasmissione delle chiavi crittografiche. Una volta individuati i server, la palla è passata alle forze di polizia, che hanno sequestrato i computer e li hanno messi a disposizione dei ricercatori di Kaspersky e Intel.
Grazie ai dati contenuti sui server C&C, gli analisti delle due società sono stati in grado di realizzare un tool per la decodifica dei file “catturati” da Shade. Il programma è disponibile sui siti di Kaspersky e di Intel Security e consente di recuperare i dati crittografati da entrambe le versioni di Shade.
Per utilizzare il decrypter è necessario aver prima rimosso il malware dal computer. In caso contrario, avvisano i ricercatori, Shade comincerebbe immediatamente a crittografare i file appena decodificati.
La collaborazione tra le forze di polizia europee e le due società informatiche si inserisce nel progetto “No More Ransom”, che in futuro potrebbe ampliarsi coinvolgendo altri player nel settore della sicurezza.
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