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Patch Adobe per una falla zero-day. “Già usata per attacchi”
L’aggiornamento mette mano a una vulnerabilità di Flash Player che consente l’esecuzione di codice in remoto su Mac, Linux e Windows.
Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul motivo per cui tutti i maggiori browser hanno espresso la ferma intenzione di farla finita con Flash, la notizia dell’ennesimo bug di sicurezza in Adobe Flash Player dovrebbe essere sufficiente a spazzarli via.
Con l’aggiornamento urgente pubblicato ieri, Adobe ha distribuito la correzione per una falla che avrebbe consentito un attacco di tipo “use-after-free” e il cui exploit avrebbe provocato un crash di sistema o consentito l’esecuzione di codice in remoto.
A partire dal 2017 Firefox e Chrome ridurranno drasticamente l’agibilità per i contenuti in Flash. Troppi problemi di sicurezza?
La vulnerabilità, segnalata dai ricercatori Neel Mehta e Billy Leonard del Google’s Threat Analysis Group è stata catalogata come CVE-2016-7855, riguarda tutte le versioni di Flash Player per i maggiori sistemi operativi: Linux, Mac e Windows.
L’aggiornamento alla versione 23.0.0.205 risolve il problema ma, stando a quanto riportato dalla stessa Adobe, la vulnerabilità sarebbe già stata sfruttata dai pirati informatici per portare “attacchi mirati nei confronti di utenti con Windows 7, 8.1 e 10”.
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