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Akamai dichiara guerra ai bot con l’acquisizione di Cyberfend
L’azienda californiana è specializzata in soluzioni per il rilevamento di bot e attacchi automatizzati, utilizzati per il furto di credenziali aziendali.
Di fronte alla crescita esponenziale di botnet e sistemi di attacco automatizzati, le società di sicurezza si trovano nella condizione di attrezzarsi per far fronte a quello che ormai sembra un vero proprio e proprio assedio.
La capacità di individuare l’attività di software automatici in grado di “impersonare” gli utenti legittimi, di conseguenza, è diventata una delle chiavi nel contrasto alla pirateria informatica.
È proprio questo il know-how che Akamai ottiene in dote con l’acquisizione di Cyberfend, azienda specializzata nel rilevamento dei bot e degli attacchi automatizzati online.
Nel 2014 e 2015 sono state sottratte credenziali per 250 milioni di carte di credito e 1 miliardo di account.
“L’introduzione della soluzione Bot Manager di Akamai all’inizio di quest’anno ha aiutato le aziende online a gestire bot e altri agenti automatizzati che visitano i loro siti”, ha spiegato Stuart Scholly, Senior Vice President e General Manager della divisione Web Security di Akamai. “L’integrazione con la tecnologia di Cyberfend fornirà ai nostri clienti un modo migliore per identificare e bloccare l’abuso di credenziali sui loro siti, con vantaggi sia per il business online sia per gli utenti”.
Il sistema di protezione in tempo reale sviluppato da Cyberfend, stando a quanto dichiarato dall’azienda, è in grado di arginare il 99,9% degli attacchi basati sull’utilizzo di botnet per utilizzare le credenziali degli utenti legittimi.
La tecnologia, basata su un sistema di apprendimento automatico, consente di mantenere un livello ottimale di rilevamento riducendo al minimo i falsi positivi e dovrebbe rappresentare un valore aggiunto per lo sviluppo della piattaforma Bot Manager di Akamai.
L’operazione di acquisizione, eseguita in contanti, non sarebbe “rilevante ai fini della situazione finanziaria di Akamai”.
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