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Hackerano studi legali per speculare in borsa
Sotto accusa tre persone che avrebbero ottenuto l’accesso a informazioni riservate riguardanti acquisizioni e fusioni societarie guadagnando 4 milioni di dollari.
Il reato è quello di insider trading, ma gli accusati non sono operatori del settore che hanno sfruttato informazioni riservate in loro possesso, bensì tre persone di origine cinese che sono riuscite a violare i sistemi di alcuni studi legali operanti nel settore delle acquisizioni societarie.
Stando alle accuse formalizzate dal procuratore di Manhattan, Iat Hong, Bo Zheng e Chin Hung avrebbero preso di mira sette studi legali che operano ai massimi livelli nel settore del diritto societario, riuscendo a fare breccia nei sistemi informatici di almeno due di queste.
I tre avrebbero ottenuto l’accesso alle email dei dipendenti e utilizzato le informazioni riservate riguardanti le fusioni e acquisizioni di società quotate in borsa.
Conoscere in anticipo la notizia di un’acquisizione societaria è il sogno di qualsiasi broker e permette di guadagnare milioni.
Sulla base di queste informazioni, avrebbero acquistato azioni delle società interessate prima che l’annuncio delle acquisizioni venisse reso pubblico (e il valor delle azioni aumentasse) garantendosi guadagni per oltre 4 milioni di dollari.
I tre hacker avrebbero agito tra il 2014 e il 2016, mettendo a segno con successo due attacchi informatici. Stando a quanto riportato dagli investigatori, però, i tentativi di violare altri studi legali sarebbero stati numerosi: i tre avrebbero infatti tentato di accedere alle reti di altre società più di 100.000 volte.
Le indagini, condotte dall’FBI, hanno permesso di individuare i responsabili e arrestare Iat Hong il giorno di Natale. Ora i tre rischiano una condanna a più di 100 anni di carcere.
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