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Violata la crittografia dei telefoni satellitari
Tre scienziati cinesi hanno messo a punto un sistema che consente di decodificare in tempo reale le comunicazioni tra il telefono e il satellite.
Li usano militari, servizi segreti, dissidenti e (anche) criminali per comunicare anche nelle zone più remote del pianeta. Da oggi, però, i telefoni satellitari non offrono più quella garanzia di sicurezza che si era soliti attribuirgli.
Stando a quanto pubblicato da tre scienziati cinesi della National University of Defense Technology di Changsha, infatti, il sistema di cifratura dello standard GMR-2 può essere scardinato con estrema facilità aggirando il sistema di crittografia a 64 bit utilizzato nelle comunicazioni satellitari.
Il sistema di cifratura di GMR-2 come descritto dai ricercatori nella loro pubblicazione. Tutto chiaro, no?
Come spiegano nel loro report, Jiao Hu, Ruilin Li e Chaojing Tangi sono riusciti a compiere un’operazione di reverse engineering sul metodo usato dal telefono per scegliere la chiave crittografica.
Il loro metodo, quindi, non consisterebbe nell’estrazione della chiave analizzando il traffico, ma nella determinazione a priori della chiave che sarà utilizzata.
In pratica, sarebbe possibile individuare la chiave crittografica utilizzata nelle comunicazioni semplicemente analizzando gli ultimi dati crittografati inviati in precedenza dal telefono al satellite. Risultato: da oggi il sistema crittografico di GMR-2 si può considerare ufficialmente “rotto”.
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