Aggiornamenti recenti Novembre 21st, 2024 8:55 PM
Set 04, 2018 Marco Schiaffino Attacchi, News, RSS, Scenario 0
Dietro gli attacchi del gruppo APT10 (conosciuto anche come Stone Panda) c’è il Ministero della Pubblica Sicurezza di Pechino. A dirlo sono i ricercatori di CrowdStrike, che hanno elaborato numerosi report riguardanti l’attività del gruppo hacker noto per aver messo a segno una serie di campagne di cyber-spionaggio a partire dal 2013.
I report sono stati pubblicati da un gruppo (o almeno si pensa) che si fa chiamare IntrusionTruth e che in una serie di post ha reso pubbliche informazioni che collegherebbero APT10 al Ministero della Pubblica Sicurezza della Repubblica Popolare Cinese.
Il materiale in questione, che analizza le connessioni tra vari individui e società cinesi coinvolti a vario titolo in attività di hacking e (contemporaneamente) in ruoli di rilievo nelle istituzioni cinesi, è stato verificato da numerosi team specializzati nell’analisi di attacchi informatici e forma un quadro piuttosto nitido, anche se nel suo post il ricercatore di CrowdStrike Adam Kozy mantiene un certo livello di cautela per quanto riguarda le conclusioni.
Il report della società di sicurezza, però, arriva in un momento piuttosto particolare. Proprio in questi giorni, infatti il Congresso USA sta portando avanti un progetto di legge che potrebbe avere ripercussioni piuttosto “pesanti” in vicende come queste.
Si chiama Cyber Deterrence and Response Act (qui il testo del provvedimento) ed è una norma che prevedrebbe l’obbligo, da parte del Presidente degli Stati Uniti di “reagire” di fronte ai cyber-attacchi che prendono di mira gli interessi nazionali statunitensi.
Anche se non è difficile intravedere dietro alla proposta di legge un tentativo di mettere in difficoltà l’amministrazione Trump di fronte alla vicenda del Russiagate, l’eventuale approvazione del provvedimento segnerebbe un ulteriore passo verso il riconoscimento di Internet come un vero “campo di battaglia”.
In particolare, un passaggio del genere richiederebbe di rivedere il concetto stesso di attribuzione degli attacchi. A oggi, infatti, la responsabilità viene attribuita in maniera decisamente “allegra”, spesso seguendo gli umori dell’opinione pubblica o le necessità dell’agenda politica.
Se davvero la nuova normativa comportasse un sistema “automatico” di reazione, le cose dovrebbero necessariamente cambiare. Per lo meno, lo si spera.
Nov 12, 2024 0
Ott 08, 2024 0
Lug 24, 2024 0
Lug 19, 2024 0
Nov 21, 2024 0
Nov 21, 2024 0
Nov 20, 2024 0
Nov 19, 2024 0
Nov 21, 2024 0
Google ha annunciato di aver trovato 26 nuove...Nov 14, 2024 0
L’FBI ha lanciato un allarme: stando a un avviso...Nov 13, 2024 0
I ricercatori di Securonix hanno scoperto CRON#TRAP, una...Nov 12, 2024 0
Le minacce APT sono in aumento e in molti casi stanno...Nov 11, 2024 0
Kaspersky ha collaborato a Synergia II, operazione...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Mag 08, 2024 0
L’ultimo non è stato un buon anno per Microsoft:...Nov 21, 2024 0
Playlist e podcast sono l’esca ideale per attirare ignari...Nov 21, 2024 0
Google ha annunciato di aver trovato 26 nuove...Nov 20, 2024 0
Una campagna di spionaggio a opera di hacker cinesi ha...Nov 19, 2024 0
I ricercatori di Sekoia hanno individuato una nuova...Nov 18, 2024 0
István Márton, ricercatore di Wordfence, ha individuato...