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Mar 22, 2019 Marco Schiaffino Attacchi, Hacking, In evidenza, Intrusione, Malware, News, RSS, Vulnerabilità 1
WordPress è di gran lunga il più popolare backend per la gestione di siti Internet. Stando ai dati di W3Techs, è usato per il 33,4% dei siti nel mondo. Il Content Management System, però, ha anche un altro primato, decisamente meno entusiasmante: il 90% dei siti hackerati nel corso del 2018 utilizzavano il CMS open source.
La colpa sarebbe dei numerosi plugin disponibili per la piattaforma, i cui frequenti bug di sicurezza rappresentano una manna per i pirati informatici che puntano a compromettere i siti Web.
A confermare la teoria degli esperti di sicurezza arriva il caso di Easy WP SMTP, un plugin per WordPress che consente di configurare e gestire il servizio SMTP per l’invio delle email con più di 300.000 installazioni attive.
Gli attacchi ai siti che utilizzano Easy WP SMTP sono stati rilevati per la prima volta venerdì scorso da NinTechNet, che ha pubblicato un alert sul suo sito Internet.
I cyber-criminali sfruttavano una vulnerabilità nella versione 1.3.9 del plugin relativa al sistema di importazione ed esportazione delle impostazioni, che in pratica consente le operazioni anche senza autenticazione.
Peggio ancora: il sistema di importazione consente di modificare la wp_options table, permettendo ai cyber-criminali di creare un nuovo utente con poteri di amministratore e prendere il controllo del sito Internet.
Gli attacchi, esaminati nel dettaglio anche dagli esperti di WordFence in questo report, sarebbero stati portati da due distinti gruppi di pirati informatici, che hanno utilizzato esattamente la tecnica individuata da NinTechNet nei primi attacchi.
I due gruppi, però, utilizzerebbero la falla di Easy WP SMTP per scopi diversi. Uno, infatti, si limiterebbe a inserire una backdoor che gli consente l’accesso. Il secondo, invece, utilizzerebbe i siti per dirottare i visitatori su pagine Web contenenti malware.
Il suggerimento, per tutti gli amministratori WordPress che utilizzano il plugin, è naturalmente quello di aggiornare immediatamente alla nuova versione 1.3.9.1 ed eseguire una scansione e controllo del proprio sito per verificare che non sia già stato colpito.
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