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Nov 27, 2019 Marco Schiaffino In evidenza, News, Privacy, RSS, Vulnerabilità 0
L’ennesimo epic fail in tema di privacy sui social network coinvolge le applicazioni mobile (Android e iOS) sviluppate utilizzando due particolari SDK (Software Development Kit) di terze parti.
A denunciarlo sono Facebook e Twitter, che hanno segnalato la presenza di funzionalità che violerebbero le condizioni d’uso dei rispettivi social network, consentendo in buona sostanza agli sviluppatori di raccogliere informazioni a cui no dovrebbero avere accesso.
I Software Development Kit sono “pacchetti” di sviluppo che i programmatori utilizzano per creare le loro applicazioni sfruttando parti di codice e funzionalità già pronte per l’uso. Tra queste, ad esempio, i sistemi che permettono di impostare il login all’app utilizzando le credenziali di Facebook o Twitter. Il sistema, in teoria, non dovrebbe però consentire all’app di accedere ad alcuna informazione sull’account.
A quanto pare, però, gli SDK commercializzati da OneAudience e MobiBurn lascerebbero un varco che consente agli sviluppatori di raccogliere informazioni come email, account e nome degli iscritti. Nel caso di Twitter, poi, la falla permetterebbe anche di registrare l’ultimo tweet pubblicato. Tutto senza alcuna notifica e, di conseguenza, senza alcuna autorizzazione da parte dell’utente.
A quanto pare, le violazioni registrate riguarderebbero soltanto i dispositivi Android, ma
La risposta delle due società non si è fatta attendere ed è arrivata attraverso dei comunicati in cui, in buona sostanza, le aziende scaricano la responsabilità sui singoli sviluppatori. La loro tesi, in pratica, è di non aver mai utilizzato la funzione per raccogliere dati sensibili degli utenti Facebook e Twitter. Se questo è accaduto, è solo perché qualche sviluppatore ha abusato delle funzioni messe a disposizione dal loro SDK.
Una ricostruzione tutto sommato plausibile, che lascia aperta però la questione del controllo dei dati condivisi attraverso i sistemi di accesso “delegati” ai social network, che troppo spesso aprono la strada ad abusi e cortocircuiti di ogni genere.
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