L'Ucraina premia un gruppo di "giustizieri privati" per i loro attacchi contro la Russia

L’Ucraina premia un gruppo di “giustizieri privati” per i loro attacchi contro la Russia

Apr 08, 2024 Marina Londei Attacchi, Hacking, News, RSS 0

Le forze militari ucraine hanno premiato un gruppo di hacker per aver eseguito dei cyberattacchi contro la Russia. Il team di attaccanti, chiamato One Fist, ha sottratto dati da alcune compagnie militari russe e ha hackerato videocamere per spiare le truppe del Paese.

L’Ucraina ha inviato degli “attestati” per congratularsi col gruppo delle attività svolte e per il loro “contributo significativo allo sviluppo e al mantenimento di attività vitali per i militari” si legge nei certificati, come riportato dalla BBC. A firmare gli attestati è stato il comandante delle forze aree del Paese, mentre il Ministro della Difesa ucraino non ha rilasciato commenti in merito.

Questo è l’ennesimo gesto da parte degli organi ucraini volto a incitare civili e volontari a partecipare alla cyber-guerra, anche se è la prima volta che vengono inviati riconoscimenti ufficiali da parte delle forze coinvolte; si tratta di un comportamento considerato controverso che, in ogni caso, conferma l’evoluzione della natura dei conflitti tra nazioni.

Molte nazioni, comprese il Regno Unito e gli Stati Uniti, usano già da tempo un proprio sistema per premiare gli hacker etici, ma in questo caso parliamo di vero e proprio incitamento a commettere azioni criminali.

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Anche se il coinvolgimento non è sul campo, di fatto si parla di civili che prendono parte ai conflitti, e nel lungo termine può diventare problematico e pericoloso. Del gruppo fanno parte hacker provenienti da diverse parte del mondo che coordinano le proprie attività da casa. Dall’inizio del conflitto, il team ha lanciato dozzine di attacchi celebrando il loro operato sui social media.

“Ho perso il mio lavoro facendo questo e ho speso tutti i miei risparmi per cercare di ottenere una vittoria per l’Ucraina” ha commentato Kristopher Kortright, uno dei coordinatori del gruppo, specialista IT del Michigan. “Questo riconoscimento mi risolleva il morale” ha aggiunto.

Dall’invasione russa del 2022, One Fist ha passato mesi a identificare la posizione di centinaia di telecamere a circuito chiuso in Ucraina, scoprendo che le forze russe le stavano usando per monitorare le truppe nemiche; il team ha così aiutato l’Ucraina a disattivarle, rallentando le operazioni del Cremlino.

Il gruppo è anche riuscito ad hackerare le telecamere in Crimea per identificare come i carri armati e le risorse russe veniva spostato sul ponte di Kerch. Con l’ultimo attacco, quello per cui è stato premiato, il team ha sottratto 100 GB di dati sensibili a un produttore di armi russo.

“Le informazioni trasferite al Ministero della Difesa ucraino contengono disegni, specifiche, brevetti, software che si riferiscono a sviluppi militari esistenti e futuri” si legge nel comunicato ufficiale del Ministero.

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Sebbene anche la Russia sia stata accusata più volte di collaborare con diversi gruppi hacker, il Cremlino non ha mai ammesso di essere legata agli attaccanti e, nella maggior parte dei casi, le attività si sono concluse dopo il primo anno di conflitto. One Fist, al contrario, ha continuato ad attaccare le forze russe e collaborato sempre più strettamente con il governo ucraino.

Al di là delle prese di posizione in merito, incoraggiare questi atti è deleterio e potrebbe portare a delle escalation o a conseguenze impreviste. Generalmente i governi hanno sempre disincentivato queste attività, ma la mossa dell’Ucraina potrebbe cambiare ancora una volta il panorama dei conflitti.

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