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Lug 28, 2020 Alessandra Venneri Kaspersky Partner Space 0
Nei mesi di marzo e aprile 2020, alcune organizzazioni di sicurezza informatica, tra cui Kaspersky, hanno annunciato la scoperta del ransomware VHD. Si tratta di un programma malevolo progettato per estorcere denaro alle vittime che si distingue per la sua capacità di autoreplicarsi. Il malware utilizza un metodo di diffusione che ricorda le campagne APT: la diffusione di una utility al cui interno sono state inserite le credenziali specifiche delle vittime.
All’inizio dell’anno non era ancora noto chi fosse il threat actor responsabile degli attacchi ma dopo una recente analisi condotta dai ricercatori di Kaspersky, in merito ad un incidente in cui venivano utilizzati un insieme di tool di Lazarus per attaccare imprese situate in Francia e in Asia, gli esperti hanno potuto collegare in modo definitivo il ransomware VHD a Lazarus. Tra marzo e maggio 2020 sono state condotte due diverse indagini sul ransomware VHD. Anche se il primo incidente, quello avvenuto in Europa, non aveva dato molti indizi su quale fosse il gruppo responsabile, le tecniche di diffusione utilizzate risultavano simili a quelle dei gruppi APT, e questo dettaglio ha incuriosito il team investigativo. Inoltre, l’attacco non rientrava nel consueto modus operandi dei gruppi responsabili di quella che viene definita la “caccia grossa”, ovvero gli attacchi ransomware diretti ad imprese di grandi dimensioni. Inoltre, il fatto che non fossero disponibili molti campioni di ransomware VHD e non esistessero molti riferimenti pubblici, stava ad indicare che questa famiglia di ransomware non fosse oggetto di molti scambi sui forum del mercato nero, come invece solitamente accade.
Il secondo incidente che ha coinvolto il ransomware VHD ha fornito un quadro completo della catena di infezione e ha permesso ai ricercatori di collegare il ransomware a Lazarus. Tra le altre cose gli attaccanti hanno utilizzato una backdoor che faceva parte di un framework malware multipiattaforma chiamato MATA di cui recentemente Kaspersky ha diffuso un approfondimento e che risulta collegato a Lazarus da una serie di somiglianze di codice e di utility.
Il collegamento stabilito indicava che Lazarus fosse responsabile delle campagne del ransomware VHD documentate finora. Inoltre, per la prima volta, si è potuto stabilire che questo gruppo ha adottato attacchi ransomware mirati a scopo di lucro avendo creato e gestito un proprio ransomware, un’attività inusuale nel cybercrime.
Per aiutare le aziende a proteggersi dai ransomware, gli esperti di Kaspersky suggeriscono di adottare le seguenti misure:
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