Viaggi nello spazio e cybersecurity

Lug 13, 2021 Alessandra Venneri Approfondimenti, Kaspersky Partner Space, Scenario 0

I viaggi nello spazio diventeranno presto la norma, poiché sempre più Paesi organizzeranno le proprie missioni nello spazio.

Nel nuovo report “Cyber threat profile of space infrastructure”, la società di sicurezza informatica Kaspersky e la Zayed University hanno esaminato in dettaglio il tema della sicurezza informatica applicata ai viaggi nello spazio e delle conseguenze che l’esplorazione umana nello spazio potrebbe subire in caso di infrastrutture compromesse.

Il report viene pubblicato in un momento in cui sempre più Paesi si interessano dei viaggi nello spazio, come nel caso degli Emirati Arabi Uniti con la recente missione Hope. Le principali istituzioni accademiche, come la Zayed University, rivestono oggi un ruolo importante nello sviluppo delle risorse tecnologiche e umane necessarie per intraprendere missioni come Hope. Finanziata dalla UAE Space Agency, la Zayed University (ZU) ha progettato una camera di simulazione di Marte per studiare l’ambiente del pianeta rosso prima delle missioni con equipaggio. Inoltre, i ricercatori della ZU hanno pubblicato una library di firme spettrali per l’ambiente degli Emirati Arabi Uniti utilizzando il telecomando iperspettrale e altri sensori.

L’infrastruttura spaziale comprende sistemi mission-critical come razzi, stazioni orbitanti, satelliti, sistemi aerei senza equipaggio, sonde spaziali, robotica e sistemi di comunicazione spazio-terra. I satelliti, ad esempio, sono utilizzati per diverse attività come il monitoraggio del tempo e dell’atmosfera e la raccolta di informazioni, ma anche per esplorare il nostro sistema solare e lo spazio esterno. I satelliti sono poi utilizzati insieme ai sistemi di comunicazione per consegnare messaggi vitali alle stazioni terrestri per l’analisi. Proprio come qualsiasi infrastruttura critica, l’infrastruttura spaziale spesso incorpora un segmento utente tradizionale, con una rete aziendale che ospita servizi di posta elettronica, servizi elettronici e file server, e un segmento di campo, o spaziale, dove sonde spaziali, sensori, attuatori, satelliti o sistemi simili raccolgono dati dall’ambiente fisico. Un livello di supervisione o di terra interconnette i dispositivi di campo con la rete aziendale per monitorare ed elaborare i dati raccolti.

L’infrastruttura spaziale ha molteplici entry point: le reti aziendali o il segmento degli utenti, le stazioni di comunicazione satellitare, i satelliti orbitanti e qualsiasi sistema che si connette alla rete spaziale per utilizzarne i servizi. Nel prossimo futuro, già alla fine del 2022, gli entry point potrebbero aumentare ulteriormente fino a includere torri LTE/4G sulla superficie lunare. La minaccia alle infrastrutture spaziali non è fantascienza, ma un pericolo reale. Negli ultimi anni, abbiamo osservato diversi threat actor abusare dell’infrastruttura spaziale. L’obiettivo di questi attori è quello di interrompere le comunicazioni satellitari, sfruttare l’infrastruttura per intercettare le trasmissioni satellitari o rubare informazioni sensibili. I satelliti di comunicazione sono già stati presi di mira in passato e si ritiene che alcuni Paesi stiano formando unità dedicate alla protezione delle infrastrutture spaziali, come la Space Force degli Stati Uniti. Secondo Kaspersky il numero di viaggi spaziali continuerà a aumentare e sarà caratterizzato dai seguenti trend:

Il turismo spaziale prenderà piede e si cominceranno a costruire hotel nello spazio

Sembra che il turismo spaziale sia proprio dietro l’angolo e che presto l’orbita terrestre ospiterà diversi hotel. Il recente annuncio della Gateway Foundation riguardo la sua intenzione di inaugurare il primo hotel nello spazio, Voyager Station, già nel 2027, dà un nuovo significato all’espressione “getaway destination”. Gli umani progrediscono e imparano a sopravvivere in condizioni diverse dalla Terra, pertanto prevediamo che le nuove mete per le vacanze saranno su diversi pianeti come la Luna e Marte.

Gli aerei con propulsione a razzo permetteranno di viaggiare fino a 27.000 km/h

Gli esseri umani sono sempre alla ricerca del modo più veloce per viaggiare dal punto A al punto B. Esistono già dei concept incredibili come l’Hyperloop, che può raggiungere velocità di oltre 1000 km/h, ma sembra che non sia stato ancora trovato un modo più veloce per i viaggi aeri, la cui velocità è rimasta pressocché invariata dagli anni ’60. Un concetto interessante è quello proposto da Elon Musk, la cui intenzione è utilizzare razzi invece che aerei per il trasporto dei passeggeri. Evitando l’attrito e la resistenza dell’aria sarebbe infatti possibile viaggiare fino a 27.000 km/h. In queste condizioni, un viaggio da Londra a Dubai durerebbe poco meno di 30 minuti!

I robot verranno utilizzati come astronauti, specialmente nelle missioni nello spazio profondo

Oggi, l’Intelligenza Artificiale riveste un ruolo importante nella nostra vita quotidiana ed è solo una questione di tempo prima che i robot siano in grado di eseguire attività umane. Poiché siamo in grado di progettare robot che possono resistere a condizioni difficili e in diversi contesti, questi potrebbero essere utilizzati anche al posto degli astronauti. Nonostante esistano già dispositivi semi-autonomi come Perseverance su Marte, il loro livello di intelligenza computazionale è alquanto limitato. Perseverance, ad esempio, funziona con un processore PowerPC 750, noto soprattutto per aver alimentato l’iMac del 1998. La tecnologia continua però a progredire, e un giorno potremmo essere in grado di inviare robot alimentati da supercomputer a scoprire l’ignoto.

Delle colonie umane si insedieranno su altri pianeti

Nei prossimi anni, ci aspettiamo che gli umani si avventurino nello spazio e colonizzino i pianeti vicini compresi nel nostro sistema solare. Le basi lunari e su Marte sono già in fase di pianificazione, pertanto nel prossimo futuro prevediamo che sorgeranno delle vere e proprie colonie sostenibili su altri pianeti. Queste colonie potrebbero ospitare migliaia, se non milioni, di persone, e all’aumentare di coloni anche le infrastrutture progrediranno per ospitare ospedali, fattorie, centrali elettriche, alberghi e persino scuole.

L’industria mineraria comincerà a operare nello spazio

Una volta colonizzato un pianeta, il passo successivo potrebbe essere scoprire come estrarre le materie prime. Ad esempio, una risorsa estremamente preziosa da ottenere su altri pianeti è l’acqua, che potrebbe essere scomposta in idrogeno, utilizzabile come carburante per razzi, e ossigeno, di cui abbiamo bisogno per respirare. A oggi, l’industria mineraria spaziale è a uno stadio rudimentale, ma prevediamo che sarà una delle industrie più strategiche in grado di aiutare gli umani a diventare una specie interplanetaria.

Questi trend aumenteranno notevolmente il bisogno di dotarsi di infrastrutture spaziali critiche, specialmente di sistemi di comunicazione e di rete, in quanto la superficie di attacco potenziale è ampia, le possibilità di interruzione sono considerevoli e i potenziali guadagni per i threat actor potrebbero rappresentare un incentivo molto convincente. I viaggi nello spazio influenzano il rapido progresso della tecnologia, e l’infrastruttura vitale che si sta creando deve essere protetta fin dall’inizio. Un approccio che si concentra sulla protezione completa delle infrastrutture spaziali sarà l’unica opzione per supportare le nuove avventure dell’umanità nello spazio.

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