Aggiornamenti recenti Novembre 22nd, 2024 9:00 AM
Ott 25, 2016 Marco Schiaffino News, RSS, Tecnologia, Vulnerabilità 0
Dopo il terremoto provocato dall’attacco che venerdì ha messo in crisi molti siti nella east coast, arrivano le prime reazioni da parte dei produttori di dispositivi IoT coinvolti nella gigantesca botnet Mirai, usata per “stendere” le infrastrutture DNS di Dyn.
Stando a quanto riporta Reuters, il primo a preoccuparsi di ritirare i prodotti vulnerabili a Mirai è la cinese XiongMai, che avrebbe annunciato un programma di richiamo di alcuni prodotti messi in vendita negli USA.
I prodotti di XiongMai (principalmente telecamere e DVR) sarebbero stati compromessi utilizzando le credenziali di accesso di default (username: root, password: xc3511) che avrebbero consentito ai pirati di prenderne il controllo on estrema facilità.
Nel comunicato, disponibile solo in lingua cinese, XiongMai (XM) cerca di ridurre le responsabilità dell’azienda, scaricandole sostanzialmente sugli utenti (sigh) che non avrebbero modificato le credenziali di accesso predefinite.
Nel testo, però, annuncia anche che starebbe implementando misure per migliorare la sicurezza dei dispositivi in produzione e avviando una campagna di aggiornamento software rivolta ai suoi clienti.
Il problema, come fanno notare molti, è che la diffusione dei suoi prodotti va ben al di là di quelli commercializzati direttamente col brand XiongMai. La maggior parte dei suoi prodotti, infatti, sono utilizzati da altri assemblatori, che utilizzano le telecamere e i DVR di marca cinese all’interno dei loro dispositivi.
Come se non bastasse, il comunicato è “abbinato” a una seconda comunicazione molto meno accomodante, a firma della società stessa e del Ministero della Giustizia cinese.
Dal documento si desume che dalle parti di Pechino non abbiano gradito la mole di critiche piovute sul produttore, accusato di aver messo in commercio prodotti vulnerabili agli attacchi hacker.
L’azienda e il ministero si riserverebbero, quindi, di avviare azioni legali contro chiunque dovesse diffondere false informazioni o mettere in dubbio la loro buona volontà.
Insomma: il percorso verso una reale collaborazione per risolvere il problema Mirai sembra ancora lungo e gli interessi commerciali in gioco rischiano di renderlo ancora più tortuoso.
Set 04, 2024 0
Ago 29, 2024 0
Lug 05, 2024 0
Giu 26, 2024 0
Nov 22, 2024 0
Nov 21, 2024 0
Nov 21, 2024 0
Nov 20, 2024 0
Nov 22, 2024 0
Secondo una ricerca di F5 Labs, gli attacchi DDoS sono...Nov 21, 2024 0
Google ha annunciato di aver trovato 26 nuove...Nov 14, 2024 0
L’FBI ha lanciato un allarme: stando a un avviso...Nov 13, 2024 0
I ricercatori di Securonix hanno scoperto CRON#TRAP, una...Nov 12, 2024 0
Le minacce APT sono in aumento e in molti casi stanno...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Mag 08, 2024 0
L’ultimo non è stato un buon anno per Microsoft:...Nov 22, 2024 0
Secondo una ricerca di F5 Labs, gli attacchi DDoS sono...Nov 21, 2024 0
Playlist e podcast sono l’esca ideale per attirare ignari...Nov 21, 2024 0
Google ha annunciato di aver trovato 26 nuove...Nov 20, 2024 0
Una campagna di spionaggio a opera di hacker cinesi ha...Nov 19, 2024 0
I ricercatori di Sekoia hanno individuato una nuova...