Aggiornamenti recenti Aprile 15th, 2025 9:37 AM
Feb 13, 2017 Marco Schiaffino Attacchi, Malware, Minacce, News, Ransomware, RSS 0
Gli attacchi ransomware, negli ultimi mesi, si stanno concentrando sempre di più sulle aziende. Il motivo è semplice: le imprese sono quelle che subiscono maggiori danni dalla perdita dei dati e sono quindi più facilmente ricattabili.
Non solo: se i pirati riescono a prendere in ostaggio file particolarmente “sensibili”, possono sperare di estorcere somme di denaro decisamente superiori rispetto a quelle che potrebbero ottenere da un qualsiasi privato cittadino.
Colpire le aziende, però, non è facile: da quando i ransomware sono diventati una vera emergenza globale, gli uffici si stanno (lentamente) attrezzando per formare i loro impiegati in modo da evitare gli attacchi basati sull’invio di allegati email infetti.
Forse proprio per questo motivo, alcuni gruppi di cyber-criminali hanno inaugurato una strategia di attacco che sfrutta una vulnerabilità diversa dei sistemi aziendali: i sistemi di Remote Desktop.
A lanciare l’allarme è Trend Micro, che negli ultimi mesi ha registrato un aumento di attacchi che sfruttano il Remote Desktop Protocol (RDP) per installare ransomware sui computer aziendali.
Il software malevolo viene caricato in una cartella condivisa con la macchina che verrà compromessa.
La campagna analizzata dai ricercatori Trend Micro è quella collegata alla diffusione del ransomware Crysis, che ha interessato in una prima fase solo alcune aziende in Australia e Nuova Zelanda.
Il modus operandi dei cyber-criminali è sempre lo stesso: una volta individuate le macchine che hanno un sistema di controllo remoto attivo, avviano un attacco di brute forcing che utilizza le più comuni combinazioni di username e password per ottenere l’accesso al terminale.
Una volta aperta la strada, provano differenti payload fino a individuare quello che gli consente di installare il ransomware e avviare la crittografia dei dati presenti sulla macchina. In alcuni dei casi analizzati, i pirati hanno caricato sullo stesso PC sei versioni diverse del ransomware.
Secondo Trend Micro, nel mese di gennaio lo stesso gruppo responsabile degli attacchi in Australia e Nuova Zelanda avrebbe alzato il tiro, colpendo numerose aziende in tutto il mondo. Nel primo mese dell’anno, infatti, le azioni di questo tipo registrate dai ricercatori sono raddoppiate rispetto al 2016.
Mar 24, 2025 0
Mar 21, 2025 0
Mar 13, 2025 0
Feb 27, 2025 0
Apr 15, 2025 0
Apr 14, 2025 0
Apr 14, 2025 0
Apr 11, 2025 0
Apr 15, 2025 0
La diffusione dell’IA e il progressivo miglioramento...Apr 09, 2025 0
Gli agenti di IA stanno diventando sempre più capaci, in...Apr 07, 2025 0
I file PDF possono diventare molto pericolosi: stando a una...Apr 04, 2025 0
L’Italia è tra i principali obiettivi del cybercrime...Apr 02, 2025 0
La Corea del Nord sta incrementando le proprie attività...Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Apr 15, 2025 0
La diffusione dell’IA e il progressivo miglioramento...Apr 14, 2025 0
La settimana scorsa Fortinet ha rilasciato un fix perApr 14, 2025 0
Nel corso dell’ultima settimana, il CERT-AGID ha...Apr 11, 2025 0
La gestione delle identità macchina è il punto critico...Apr 11, 2025 0
Gli attacchi di Shuckworm (a.k.a. Gamaredon) non si...