Aggiornamenti recenti Novembre 21st, 2024 8:55 PM
Apr 13, 2018 Marco Schiaffino Approfondimenti, Mercato, Prodotto, Tecnologia 0
Non solo evoluzione tecnologica: la corsa verso strumenti di cyber-security sempre più efficaci passa anche attraverso un cambiamento nelle modalità di fornitura delle tecnologie di protezione e nello sviluppo delle stesse.
A esserne convinta è Palo Alto Networks, che nei prossimi mesi rilascerà una piattaforma (Application Framework) che punta a modificare in maniera radicale il modo stesso di concepire la gestione della sicurezza informatica.
Per capire la logica dell’operazione, bisogna partire dall’architettura su cui si innesta il nuovo framework. Un’architettura che ha al suo centro (tanto per cambiare) cloud e machine learning.
“L’impegno più rilevante nel campo della cyber-security oggi è quello di riuscire a individuare e analizzare le minacce sconosciute” spiega Umberto Pirovano di Palo Alto Networks. “Per farlo è necessario analizzare quantità enormi di dati, la cui elaborazione richiede l’uso di algoritmi specifici in grado di estrarre le informazioni che possono indicare la presenza di un attacco”.
Lo schema, dunque, prevede l’uso di Gateway, endpoint e sicurezza cloud come “sensori” in grado di raccogliere le informazioni, che vengono poi immagazzinate in un database, analizzate ed elaborate per riuscire a individuare le nuove minacce.
La prima conseguenza di questa logica è piuttosto ovvia: visto che l’efficacia delle tecniche di machine learning sono direttamente proporzionali alla quantità di dati su cui è possibile lavorare, il primo livello di apertura, quindi, è nei confronti di chi si occupa di cyber-security.
“Abbiamo da tempo avviato accordi con altre società di sicurezza per mettere in comune i dati che rileviamo sui sistemi installati” conferma Pirovano. “In questo modo contribuiamo attivamente al miglioramento nella rilevazione delle minacce sconosciute”.
L’introduzione di Application Framework, però, segna un passaggio in più nel segno dell’apertura. L’idea, in pratica, è non solo di lasciare ai clienti la libertà di scegliere i sistemi di analisi di Palo Alto Networks che si ritengono utili per la difesa di un’infrastruttura, ma anche di implementare sistemi di terze parti.
“Lo sviluppo di un algoritmo in grado di analizzare i dati e individuare le minacce è un’operazione complessa” spiega sempre Pirovano. “Esistono sviluppatori indipendenti che ogni giorno mettono a punto tecnologie estremamente efficaci e con Application Framework offriamo la possibilità di integrarle nei nostri sistemi di sicurezza”.
In prospettiva, quindi, con un paragone un po’ forzato si può dire che l’Application Framework di Palo Alto Networks funzionerebbe un po’ come l’App Store per iOS: una volta scelto l’ecosistema, è possibile inserire le applicazioni che si ritengono utili.
Un modello che potrebbe funzionare addirittura con la logica dell’on demand: quando un cliente è soggetto a un particolare tipo di attacco, può ricorrere all’applicazione che gli serve per fronteggiarlo e utilizzarlo solo per il tempo necessario a bloccarlo.
Il progetto, inoltre, punta a offrire migliori strumenti di lavoro a disposizione di chi partecipa al programma. In particolare, chi svilupperà applicazioni per l’Application Framework potrà sfruttare il database di Palo Alto Networks.
“Molte startup hanno ottime idee e competenze eccellenti, ma non hanno a disposizione i dati che gli consentono di lavorare in maniera appropriata” specifica Pirovano. “Per farlo è necessario avere un database di dimensioni considerevoli (almeno 5 petabyte – ndr) come quello che noi abbiamo raccolto in più di 10 anni di attività”. Naturalmente la fornitura delle risorse avverrà soltanto con i soggetti che avviano una partnership “qualificata”.
Detto della filosofia che ispira l’Application Framework, rimane da vedere quale sarà l’implementazione pratica e le modalità con cui le aziende potranno sfruttarlo. Su questo, però, Pirovano non si sbilancia più di tanto. La disponibilità della prima applicazione di terze parti è prevista solo per il prossimo ottobre e i dettagli su come funzionerà esattamente il sistema di integrazione sono ancora tutti da scoprire.
Ott 02, 2024 0
Set 04, 2024 0
Apr 16, 2024 0
Apr 15, 2024 0
Nov 21, 2024 0
Nov 14, 2024 0
Nov 13, 2024 0
Nov 12, 2024 0
Nov 21, 2024 0
Google ha annunciato di aver trovato 26 nuove...Nov 14, 2024 0
L’FBI ha lanciato un allarme: stando a un avviso...Nov 13, 2024 0
I ricercatori di Securonix hanno scoperto CRON#TRAP, una...Nov 12, 2024 0
Le minacce APT sono in aumento e in molti casi stanno...Nov 11, 2024 0
Kaspersky ha collaborato a Synergia II, operazione...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Mag 08, 2024 0
L’ultimo non è stato un buon anno per Microsoft:...Nov 21, 2024 0
Playlist e podcast sono l’esca ideale per attirare ignari...Nov 21, 2024 0
Google ha annunciato di aver trovato 26 nuove...Nov 20, 2024 0
Una campagna di spionaggio a opera di hacker cinesi ha...Nov 19, 2024 0
I ricercatori di Sekoia hanno individuato una nuova...Nov 18, 2024 0
István Márton, ricercatore di Wordfence, ha individuato...