Aggiornamenti recenti Novembre 22nd, 2024 9:00 AM
Mag 08, 2018 Marco Schiaffino Attacchi, Hacking, Malware, News, RSS 1
Pensi di aver installato un software per proteggere il tuo portatile da eventuali furti e invece ti sei piazzato una backdoor nel computer. Secondo i ricercatori di Arbor Networks, la spiacevole sorpresa sarebbe nascosta all’interno di LoJack, un programma pensato per rintracciare il portatile in caso di furto.
I ricercatori, infatti, avrebbero individuato dei componenti nascosti all’interno del programma che comunicano con alcuni server che in passato sono stati usati dal gruppo Fancy Bear, lo stesso accusato di aver portato numerosi attacchi (tra cui quello al Partito Democratico statunitense durante le elezioni presidenziali del 2016) per conto dei servizi segreti russi.
L’inserimento di una backdoor in LoJack, da un punto di vista tecnico, offre ai pirati informatici una serie di vantaggi notevoli. Prima di tutto perché la maggior parte degli utenti, quando ricevono un eventuale avviso riguardante comunicazioni verso l’esterno di un software di sicurezza, sono portati a considerarli sistematicamente come un falso positivo.
In secondo luogo perché il software è progettato per essere integrato nel BIOS in modo da funzionare anche nel caso in cui il disco fisso venga formattato e garantendo così un livello di persistenza estremamente elevato.
Il primo allarme, però, sembra essersi ridimensionato con il passare dei giorni. Stando a quanto dice il produttore del software (la società statunitense Absolute Software) il problema riguarderebbe soltanto una vecchia versione del programma risalente al 2008, che sarebbe stata modificata ad arte.
Lo schema coinciderebbe con il modus operandi di Fancy Bear, che raramente porta attacchi su larga scala, ma agisce selezionando in maniera accurata le sue vittime, colpendole attraverso attacchi che usano principalmente email di spear phishing confezionate su misura per il bersaglio di turno.
In una pagina dedicata alla questione, Absolute Software spiega che all’azienda non risultano elementi che possano far pensare che qualcuno dei suo i clienti sia stato vittima dell’attacco.
Se si sta effettivamente parlando di una versione del software risalente al 2008, però, è logico supporre che la versione infetta di LoJack sia stata utilizzata in quel periodo e qualsiasi analisi eseguita 10 anni dopo offre ben poche garanzie di affidabilità.
Nov 13, 2024 0
Nov 12, 2024 0
Ott 07, 2024 0
Set 16, 2024 0
Nov 22, 2024 0
Nov 21, 2024 0
Nov 21, 2024 0
Nov 20, 2024 0
Nov 22, 2024 0
Secondo una ricerca di F5 Labs, gli attacchi DDoS sono...Nov 21, 2024 0
Google ha annunciato di aver trovato 26 nuove...Nov 14, 2024 0
L’FBI ha lanciato un allarme: stando a un avviso...Nov 13, 2024 0
I ricercatori di Securonix hanno scoperto CRON#TRAP, una...Nov 12, 2024 0
Le minacce APT sono in aumento e in molti casi stanno...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Mag 08, 2024 0
L’ultimo non è stato un buon anno per Microsoft:...Nov 22, 2024 0
Secondo una ricerca di F5 Labs, gli attacchi DDoS sono...Nov 21, 2024 0
Playlist e podcast sono l’esca ideale per attirare ignari...Nov 21, 2024 0
Google ha annunciato di aver trovato 26 nuove...Nov 20, 2024 0
Una campagna di spionaggio a opera di hacker cinesi ha...Nov 19, 2024 0
I ricercatori di Sekoia hanno individuato una nuova...
One thought on “Il software antifurto è in realtà uno spyware?”