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Set 11, 2018 Marco Schiaffino Attacchi, Gestione dati, Hacking, In evidenza, News, RSS 0
Il colpo subito da British Airways è stato di quelli tosti: un furto di dati di carte di credito ai danni di ben 380.000 clienti. Ora si scopre che i pirati che hanno messo a segno il colpo sono altrettanto tosti. È il gruppo MageCart, uno dei più pericolosi in circolazione.
Come spiegano i ricercatori di RiskIQ in un report pubblicato sul sito della società di sicurezza, la possibilità che l’attacco fosse stato organizzato da MageCart è stata considerata immediatamente, quando gli analisti hanno dato la prima occhiata agli indizi a loro disposizione.
I dati erano infatti stati rubati sia dal sito Internet, sia dall’app mobile di British Airways (anche se in un suo comunicato la compagnia aerea sembrava puntare il dito principalmente sull’app) senza che fossero stati riscontrate tracce di ulteriori intrusioni nei loro sistemi.
Lo stile, senza dubbio, ricorda proprio quello di MageCart e quella tecnica di skimming (clonazione di carte di credito – ndr) online di cui abbiamo parlato anche recentemente su Security Info.
In questa occasione, però, i pirati informatici si sono sforzati più del solito, pianificando un attacco mirato e predisponendo strumenti diversi da quelli che utilizzano di solito.
MageCart è infatti un gruppo attivo da più di due anni e tutte le società di sicurezza usano strumenti di scansione specializzati per individuare i loro script. Per colpire British Airways hanno utilizzato una tecnica diversa dal solito, “nascondendo” il codice nella sezione finale di un componente legittimo.
Si tratta di Modernizr, una libreria JavaScript molto usata dagli sviluppatori, che i pirati hanno modificato inserendo uno script di sole 22 righe in grado di catturare i dati presenti nella pagina Web al momento del pagamento e trasmetterli a un server controllato dai cyber-criminali.
La stessa modifica è stata fatta anche in una particolare pagina della versione mobile del sito, che viene caricata dall’app di British Airways quando l’utente visualizza informazioni sulle tariffe di diversi paesi e aeroporti.
In questo modo i MageCart sono riusciti a ottenere i dati anche dalle transazioni mobile, riuscendo a rubare i dati di 380.000 carte di credito nel giro di due settimane.
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