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Ott 02, 2018 Marco Schiaffino News, Prodotto, Scenario, Tecnologia 0
Internet of things e sicurezza: un binomio che appare spesso sulle pagine di Security Info, quasi sempre collegato a disastri ed esempi da manuale su come non fare le cose. Eppure, nel prossimo futuro la nostra società dipenderà sempre più dagli IoT ed è arrivato il momento di iniziare a fare le cose per bene.
“In Messico”, dice il CEO di BlackBerry John Chen, “è stata installata una rete di sensori che rileva le onde sismiche e propaga un’allerta più velocemente di quanto non si muova la scossa di terremoto. In questo modo, la gente ha dai 10 ai 15 secondi utili per raggiungere posizioni sicure”.
“Molte aziende automobilistiche” – continua – “stanno studiando come implementare e sfruttare le comunicazioni ‘machine 2 machine’ in modo da velocizzare il rilevamento di situazioni importanti. Se un’auto rileva una lastra di ghiaccio sulla strada, il sistema può automatizzare la chiamata al mezzo spargisale e risolvere velocemente la situazione di potenziale pericolo”.
“Per tutte queste situazioni, però,” – conclude – “servono comunicazioni sicure. Bisogna sapere esattamente da dove arriva l’informazione ed esser certi che non sia stata compromessa nel percorso.”
In altre parole, le città e la società in genere potranno diventare davvero smart solo se si mette in sicurezza quell’enorme quantità di sensori e oggetti che dovranno collegarsi a Internet per dialogare con i sistemi centrali.
Il potenziale mercato è enorme e l’opportunità troppo ghiotta per un’azienda che ha fatto della sicurezza in mobilità uno dei suoi tratti distintivi negli ultimi tempi, perdendo al contempo la presa sul settore che l’aveva resa famosa.
Non è quindi un sorpresa che BlackBerry abbia deciso di integrare tutta la sua offerta in un’unica piattaforma chiamata Spark, ottimizzando le interazioni tra le componenti e rendendo più semplice implementare nuove e più complete soluzioni, in grado di mettere in sicurezza le comunicazioni tra gli oggetti sia nei nuovi processi di business, sia in quelli già esistenti.
Spark ha una vocazione molto aperta nei confronti delle partnership e nasce già pronta a lavorare con le soluzioni di AWS, Google, Baidu, Samsung, Microsoft e molti altri.
Molte sono le novità di Spark rispetto alla precedente offerta, anche se molti moduli sono delle integrazioni di servizi già disponibili, è molto comodo averli raggruppati e pronti a funzionare. Per esempio, il Contextual Device Management per gli IoT su AWS permette alle aziende di integrare IoT consumer o business nei propri processi aziendali, assegnandogli delle policy di sicurezza e gestendoli tramite una interfaccia semplificata.
Le nuove capacità di Bridge, invece, permettono di aprire documenti di Office 365 in maniera immediata, direttamente nel container di BlackBerry Dinamics, mentre il sistema di notifiche UEM permette di instradare le informazioni importanti su molti canali contemporaneamente, organizzandole per “urgenza” e fornendo un report dettagliato su chi ha inviato notifiche a chi ed entro quanto tempo sono state lette ed eventualmente usate per iniziare delle procedure.
Molto interessante è il sistema di Spark Intelligent Security, che crea un’identità digitale affidabile grazie a un processo di autenticazione e validazione continua dei dati che l’utente trasmette. In altre parole, la piattaforma usa una serie di dati come la posizione geografica, i dati biometrici e la collocazione temporale per decidere a quali dati debba aver accesso l’utente e rilevare eventuali tentativi di violazione informatica. Il servizio si integra facilmente con molti sistemi di autenticazione di altri vendor e può quindi includere i dati che producono nei processi di elaborazione e verifica.
Infine, tra le innovazioni più interessanti c’è la possibilità di progettare dei dispositivi IoT in modo che si appoggino alla struttura anti-violazione di BlackBerry, integrando nel kernel il sistema di sicurezza che si basa sui token generati dal NOC di BlackBerry e che sono indispensabili per gestire le funzioni più delicate (e potenzialmente pericolose) del dispositivo.
“Abbiamo lavorato duro” – dice Charles Eagan, chief technology officer di BlackBerry – “per creare una tecnologia ultra-sicura, pensata per le esigenze di un mondo iper-conesso. Dalla fabbrica all’azienda, la nostra piattaforma Spark raccoglie tutto quello che serve per costruire servizi e prodotti affidabili in poco tempo”.
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