Aggiornamenti recenti Novembre 22nd, 2024 9:00 AM
Ott 07, 2019 F-Secure F-Secure Partner Space, RSS 1
Le nuove tecniche di attacco utilizzate dai pirati informatici hanno obbligato gli esperti di sicurezza a sviluppare strumenti adeguati per contrastarli, ma non solo. Hanno modificato radicalmente anche lo scenario in cui cyber-criminali e ricercatori si confrontano.
Nel dettaglio, c’è un ribaltamento di ruoli tra quelli che gli esperti di sicurezza chiamano di solito “il dilemma dell’attaccante” e “il dilemma del difensore”.
Nella vecchia prospettiva, il dilemma del difensore era quello di non potersi permettere nemmeno un singolo sbaglio. Al primo errore (cioè quando non viene rilevato un malware) avevi perso.
Ora che i pirati la “prendono alla larga”, puntando su azioni prolungate che richiedono di passare inosservati a qualsiasi tipo di controllo, il cerino è passato nelle mani dei cyber-criminali. Sono loro, infatti, che non possono permettersi di commettere errori. Alla prima mossa falsa, tutto il lavoro per inserirsi nelle infrastrutture della vittima va in fumo.
Messa così, sembra che i difensori abbiano un vantaggio. Non è esattamente così. Gli strumenti di difesa, infatti, hanno un difetto: sono prevedibili.
Un pirata informatico, in fase di pianificazione dell’attacco, può tranquillamente provare le sue tecniche utilizzando lo stesso software di protezione che dovrà affrontare per verificare se ci sono degli “angoli ciechi” che può sfruttare.
Anche l’uso dell’Intelligenza Artificiale, in questo ambito, non aiuta più di molto. L’AI è un ottimo strumento per individuare nuovi malware o varianti di quelli conosciuti. Anche i sofisticatissimi algoritmi utilizzati in questo campo, però, sono in qualche modo prevedibili.
Tanto più che, nell’elaborazione di queste strategie, i cyber-criminali stanno cominciando a utilizzare sistemi di Intelligenza Artificiale simili a quelli adottati dalle società di sicurezza. In questo caso, però, lo scopo è quello di analizzare il comportamento dei motori antivirus per individuare le tecniche di evasione più efficaci.
L’unico modo per contrastare una simile linea d’azione, di conseguenza, è quella di introdurre un fattore di imprevedibilità, che nel settore della sicurezza è rappresentato dal fattore umano.
Affiancando ricercatori ai sistemi automatici, è possibile evitare di essere presi in contropiede. Mentre gli antivirus utilizzano schemi “fissi” come le signature o i modelli di analisi comportamentale, un gruppo di analisti in carne e ossa garantisce infatti quella flessibilità che permette di individuare un attacco anche quando viene portato attraverso strumenti e operazioni che non farebbero scattare un campanello di allarme nei tradizionali software.
Apr 23, 2024 0
Nov 09, 2023 0
Dic 07, 2022 0
Nov 23, 2022 0
Nov 22, 2024 0
Nov 21, 2024 0
Nov 20, 2024 0
Nov 19, 2024 0
Nov 22, 2024 0
Secondo una ricerca di F5 Labs, gli attacchi DDoS sono...Nov 21, 2024 0
Google ha annunciato di aver trovato 26 nuove...Nov 14, 2024 0
L’FBI ha lanciato un allarme: stando a un avviso...Nov 13, 2024 0
I ricercatori di Securonix hanno scoperto CRON#TRAP, una...Nov 12, 2024 0
Le minacce APT sono in aumento e in molti casi stanno...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Mag 08, 2024 0
L’ultimo non è stato un buon anno per Microsoft:...Nov 22, 2024 0
Secondo una ricerca di F5 Labs, gli attacchi DDoS sono...Nov 21, 2024 0
Playlist e podcast sono l’esca ideale per attirare ignari...Nov 21, 2024 0
Google ha annunciato di aver trovato 26 nuove...Nov 20, 2024 0
Una campagna di spionaggio a opera di hacker cinesi ha...Nov 19, 2024 0
I ricercatori di Sekoia hanno individuato una nuova...
One thought on “L’importanza del fattore umano”