Aggiornamenti recenti Marzo 18th, 2024 2:00 PM
Dic 05, 2017 Marco Schiaffino Malware, News, RSS 0
Ci sono voluti 6 anni, ma alla fine la botnet Andromeda è caduta sotto i colpi delle forze di polizia in un’operazione congiunta a cui hanno partecipato anche Microsoft ed ESET.
Andromeda (conosciuta anche con il nome di Gamarue) era una delle più grandi reti di cyber-criminali in circolazione e si è diffusa a partire dal settembre del 2011 attraverso una sorta di kit che è circolato diffusamente nei bassifondi di Internet.
Il trojan, che ESET identifica con il nome di Wauchos, è stato diffuso utilizzato da diversi gruppi criminali e come risultato si sono sviluppate numerose reti (nel rapporto di ESET si parla di 464 botnet distinte) che utilizzavano server Command and Control distribuiti su 1.214 domini.
Si tratta di un malware modulare, che pirati sono in grado di modificare a seconda delle loro esigenze. Tra le funzioni aggiuntive più utilizzate dai cyber-criminali sono quelle di rootkit, keylogger e un modulo per la cattura dei dati inseriti all’interno dei form di registrazione e login.
Wauchos è stato usato sia per orchestrare campagne di spam mirate a una sua ulteriore diffusione sia per scaricare e installare altri programmi nocivi sui computer infetti. Nel corso della sua “carriera”, infatti, la botnet Andromeda sarebbe infatti stata utilizzata come vettore di infezione per almeno 80 famiglie diverse di malware.
Nel corso delle tante “mutazioni” che hanno interessato il malware, ha utilizzato anche un modulo che sfruttava le unità di memoria rimovibili come vettore d’infezione.
Ora, però, Andromeda ha smesso di essere un problema. Oltre ad aver identificato e sequestrato i server Command and Control, le forze di polizia hanno arrestato l’autore del trojan. Si tratterebbe di un criminale di origine bielorussa, il che coinciderebbe anche con gli indizi raccolti dai ricercatori negli anni scorsi dall’analisi del trojan.
Wauchos, infatti, era programmato per rimanere inattivo nel caso in cui avesse individuato alcuni elementi sui computer colpiti che riconducessero a Russia, Ucraina, Kazakistan e, appunto, Bielorussia. Un accorgimento, quello di evitare attacchi in determinate nazioni, che i pirati informatici usano spesso per evitare di provocare reazioni nei paesi in cui abitano od operano abitualmente.
Feb 15, 2024 0
Feb 15, 2024 0
Feb 09, 2024 0
Gen 29, 2024 0
Mar 18, 2024 0
Mar 18, 2024 0
Mar 15, 2024 0
Mar 15, 2024 0
Mar 15, 2024 0
Dopo alcuni mesi dalla sua scoperta, Tomer Peled,...Mar 15, 2024 0
Sempre più aziende stanno scegliendo Kubernetes (K8s) per...Mar 13, 2024 0
Negli ultimi anni il ruolo del CISO (Chief Information...Feb 29, 2024 0
Secondo la ricerca “Connecting the future of...Feb 28, 2024 0
Secondo l’ultimo sondaggio di Check Point, fornitore...Mag 04, 2018 0
E se vi dicessimo che la saga di Star Wars ...Nov 14, 2016 2
Abbiamo rubato al blog di Kaspersky un vecchio pezzo di...Nov 08, 2016 2
Il numero uno degli scacchi mondiali Magnus Carlsen ha...Ott 28, 2016 0
Il pirata informatico che ha creato il ransomware cerca...Ott 11, 2016 0
Dopo la raffica di figuracce, l’azienda sospende per...Mar 18, 2024 0
F.A.C.C.T, agenzia russa di cybersecurity, ha denunciato...Mar 18, 2024 0
Il team di SonicWall Capture Labs ha scoperto di recente...Mar 15, 2024 0
Dopo alcuni mesi dalla sua scoperta, Tomer Peled,...Mar 14, 2024 0
I ricercatori di FortiGuard Labs hanno scoperto una...Mar 14, 2024 0
I ricercatori di SaltSecurity hanno individuato due...